Il primo hamburger di Simmental... Ma non è carne in scatola!

Scritto da Eduardo Cagnazzi on . Postato in Gastronomia

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Nell’immaginario comune la Simmental è una carne in scatola. In pochi sanno però che si tratta di una razza di bovino originaria della valle Simme nel Cantone di Berna, in Svizzera. Tra le più antiche e più ampiamente distribuite di tutte le razze bovine nel mondo, conosciuta sin dal Medioevo attraverso l’incrocio di animali locali con bestiame proveniente dalla Scandinavia ed introdotta in Italia dai Burgundi e dai Borgognoni, la Simmental ha contribuito alla creazione di parecchie altre famose razze europee, tra cui l’italiana Pezzata Rossa. Oggi Simmental diventa un hamburger grazie ad Antonio Di Sieno, giovane macellaio napoletano 3.0 che coniuga la tradizione con l’innovazione. “Cercavo una mucca da lavorare per un nuovo hamburger”, racconta Di Sieno, imprenditore di quarta generazione. “Prediligo le carni più mature pertanto mi sono imbattuto nella Simmental. Questa razza produce latte fino a tre-quattro, per poi passare in stalla all’ingrasso per altri 12-18 mesi nel benessere totale per poi essere macellati quindi a fine carriera. È una carne matura che ha fatto una vita naturale, non allevamento intensivo, ti da una carne di qualità superiore con appropriate tecniche post macellazione, frollatura, maturazione a secco”. Il panino con l’hamburger di Simmental ha già esordito a Vico Equense durante una rassegna gastronomica con la partecipazione di Carlo Cracco che ha definito De Sieno “il Joe Bastianich napoletano”. Il nuovo hamburger, riproposto da “Zzambù” sul lungomare di Napoli, è composto da otto tagli anatomici diversi di tre razze di animale: i quattro tagli coscia della Simmental; la pancia della manzetta prussiana per bilanciare il grasso, il reale della manzetta prussiana e del maiale nero per renderlo succoso e morbido, e dare una tonalità di colore; infine il lardo affumicato di maiale nero per compattare ed esaltare il sapore.                                                                                                   

Zzambù nasce dall’idea alquanto inusuale, ma allo stesso tempo ambiziosa, di unire due eccellenze culinarie partenopee: Salvatore Di Matteo, ultimo erede di una dinastia di pizzaioli e la storica arte della burgheria. “Salvatore Di Matteo Le Gourmet” nasce dall’esigenza del maestro pizzaiolo Salvatore Di Matteo di intraprendere un percorso del tutto innovativo nel mondo della ristorazione e della gastronomia grazie al quale potersi affacciare al pubblico con delle pietanze davvero uniche, frutto di un percorso fatto di ricerca, sperimentazione ed innovazione. Lungo questo cammino Di Matteo ha sentito sempre più forte la necessità di identificarsi con dei prodotti da lui stesso selezionati, ricercati accuratamente tra le produzioni di alta qualità delle aziende d'eccellenza italiana, al fine di realizzare, in maniera prettamente personalizzata, quel ventaglio di pietanze riconosciute ovunque come i “must” della tradizione gastronomica partenopea. Anche per soddisfare questa necessità nasce, così, il brand “Eccellenze del Sud” che prende concretamente vita nel gennaio del 2015. In poco più di due anni nasce una vera e propria linea di prodotti personalizzati che Salvatore ha voluto destinare esclusivamente alle sue pizzerie. La voglia di affermare il proprio talento nel mondo della ristorazione e della gastronomia spinge, così, il maestro pizzaiolo a raggiungere un altro importante traguardo che porta il nome di “Salvatore Di Matteo Le Gourmet”, un franchising concept che ha visto l'apertura del suo primo punto sul lungomare di Napoli attraverso una formula che vede questo nuovo marchio, Zzambù, che mira a creare un forte collegamento tra la pizza e l'hamburgher.

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