I due mari e gli itinerari del gusto: alla scoperta del Salento

Scritto da Chiara Sorino on . Postato in News2

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Una due giorni variegata e mirata a scoprire gli aspetti noti e non solo del Salento: ecco il percorso organizzato dalla giornalista Carmen Mancarella, direttore della rivista "Spiagge", che ha visto la partecipazione di colleghi italiani e stranieri. Fra i giornalisti presenti, anche la redazione di Vinieco.it ha dato il suo contributo, partecipando all'emozione di ogni visita realizzata.

Al centro del progetto, la valorizzazione dei quattro pilastri del Salento: i due mari, l'olio e il vino (non a caso l'educational per giornalisti si è tenuto durante il week end della rinomata festa di San Martino), visti dalla prospettiva della gente del luogo e degli instancabili lavoratori e amministratori che hanno contribuito a rendere grande una terra che da oramai un decennio è divenuta meta gettonatissima per turisti di tutto il mondo.

Il segreto? Iniziamo dai due mari: l'Adriatico e lo Ionio, che sono divisi da una lingua di terra strettissima e che danno il loro apporto inconfondibile non solo al temperamento della gente nativa dei luoghi o al fascino di queste zone, ma anche al terroir fondamentale per lo sviluppo di particolari vitigni e di cultivar di olive. Di qui, la denominazione di alcuni centri di eccellenza del settore, quali, primi fra tutti, quelli che abbiamo visitato: Caprarica, città dell'olio e Salice Salentino, città del vino. Poche migliaia di abitanti che restano fedeli alle loro origini grazie ad un'economia basata sui frutti di questa terra e sul turismo che ne è derivato. Basti pensare che a Caprarica ci sono ben 13 frantoi ipogei, a fronte di una popolazione di circa 2500 abitanti. Per non parlare di Salice Salentino che, oltre alla cantina sociale, annovera da più di 350 anni le celebri Cantine Leone de Castris, famiglia che ha fatto la storia della città.

E non bisogna dimenticare i ristoranti a km zero, in cui i titolari di aziende agricole offrono i piatti della tradizione, tra menu vegani e piatti cosiddetti "poveri" (ma ricercatissimi) della tradizione pugliese, quale il gustosissimo "ciceri e tria" e ove si realizza pasta fatta in casa anche a base dell'immancabile negramaro! O attrattive particolarissime, quali presepi o il "Salento in miniatura", una passeggiata che fa innamorare di questa terra anche il visitatore che distrattamente posa il primo sguardo su questi monumenti realizzati con materiali della tradizione e circondati dalla macchia mediterranea.

Per concludere, poi, con l'ospitalità sulle rive dei due mari, hotel di lusso affacciati sullo Ionio o resort nei pressi dell'Adriatico, ma circondati da una folta vegetazione atta ad avvolgere il visitatore in un ambito relax.

Di tutto questo racconteremo nei prossimi articoli. Intanto, un ringraziamento da parte di Vinieco.it va a Carmen Mancarella, impeccabile organizzatrice di percorsi sempre più ricercati, e a tutti gli amministratori, gli imprenditori e la gente del luogo che credono nella propria terra e nella sua ricchezza e ci hanno accolto non come ospiti, ma come cari amici.

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