Dieta MedEATerranea: l'intesa col mondo scientifico

Scritto da Eduardo Cagnazzi on . Postato in News2

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Il sapere scientifico sul modello alimentare della Dieta Mediterranea nel suo insieme, con tutti i suoi effetti benefici per la salute umana, per la prima volta sarà al centro di corsi teorico-pratici di cucina dedicati a futuri chef ed appassionati. E’ questa l’importanza dei due protocolli d’intesa firmati dall’Accademia MedEATerranea con il Dipartimento di Biotecnologie, Chimica e Farmacia dell'università di Siena e con il Dipartimento di   Medicina clinica, Sanità pubblica, Scienze della Vita e dell'Ambiente dell'Università dell'Aquila. Due protocolli che, di fatto, fanno della Campania un modello per gli studi di gastronomia. “L’approccio  è innovativo perché è multidisciplinare”, afferma Antonio Giordano, oncologo presso lo Sbarro Institute di Philadelphia e direttore scientifico dell’Accademia. “Vede insieme una serie di professionisti esperti in modo da affrontare l’argomento elativo alla Dieta Mediterranea nella sua interezza. Ci saranno infatti esperti di gastronomia, farmacologi, neurologi ed oncologi. Qui creeremo protocolli nutrizionali: non ci limiteremo più a dire che mangiare secondo i dettami della dieta mediterranea fa bene alla salute, ma spiegheremo perché l’utilizzo di alcuni ingredienti   associati tra loro aiuti a proteggere l’organismo da patologie importanti. Un programma unico nel suo genere”. 

Per il presidente dell’Accademia, Massimiliano Quintiliani è importante sia valutare il ruolo che l’associazione tra singoli alimenti/nutrienti, come quelli che sono alla base della Dieta Mediterranea, ha sullo sviluppo di malattie croniche sia la concreta applicazione in cucina. “Spiegare perché utilizzare pomodorino corbarino e olio extravergine di oliva non è solo una questione di giusti​

abbinamenti di gusto ma anche di benessere, è un nuovo modo di divulgare il sapere scientifico. Grazie a questi corsi puntiamo ad   implementare nei ristoranti e in cucina menù della salute suffragati da un sapere scientifico oltre che gastronomico. Partiamo -prosegue    Quintiliani-  dalle proprietà antiossidanti ed anticancro del pomodoro Corbarino e San Marzano, evidenziate di recente da numerosi studi scientifici , secondo cui, in particolare, l’estratto totale di pomodoro potenzialmente inibisce la crescita delle cellule di cancro dello stomaco e le tipiche caratteristiche neoplastiche, aprendo la strada per studi futuri atti ad implementare le abitudini di vita,  non  solo per la prevenzione, ma potenzialmente anche per il supporto alle tradizionali terapie”. 

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