Caprarica e dintorni, tra tradizione e innovazione
E' un territorio che non dimentica le tradizioni, anzi le riafferma e le sviluppa in modo nuovo: siamo nel leccese, a Caprarica e dintorni.
La camminata tra gli olivi organizzata in tutta Italia, la "Passeggiata tra gli olivi 2019", è stata solo il pretesto per ammirare quanto gli abitanti, gli amministratori e gli imprenditori sappiano fare sinergia per valorizzare Caprarica e le sue risorse. L'ultimo fine settimana di ottobre, infatti, il Comune di Caprarica, con la sapiente regia della giornalista Carmen Mancarella, direttrice della rivista di turismo e cultura del Mediterraneo "Spiagge", ha organizzato un educational tour volto alla scoperta e alla promozione del territorio, per far conoscere, agli operatori del settore della comunicazione, le caratteristiche, la storia e le tradizioni del Salento.
Una passeggiata tra gli ulivi, dalle note particolari: lungo il percorso, si snodava una serie di scene di teatro popolare, a cura della compagnia teatrale "Ventinovenove". In occasione della festa patronale di Caprarica che si terrà il prossimo 23 novembre, la Compagnia invita a partecipare alla sua rievocazione storica.
Da segnalare l'ospitalità del Centro Congressi and Rooms Monterussi di Cavallino che, grazie alla squisita gentilezza della sua titolare, la sig.ra Maria, ha offerto due giornate di comfort e relax a noi giornalisti. Ottima la colazione e godibile il giardino all'esterno; da segnalare l'attenzione dei proprietari al biologico, con prodotti coltivati nel loro orto.
L'auditorium del Comune di Caprarica ha ospitato una degustazione dei due prodotti tipici della zona: l'olio evo, extravergine d'oliva ricavato dalle olive più pregiate del territorio, e il tartufo nero del Salento,che cresce insieme alle locali leccine.
I prodotti tipici sono stati messi a disposizione dall'azienda agricola Pantaleo Greco, il cui titolare ha anche spiegato le origini di tali alimenti, esaltandone le qualità organolettiche.
Degne di menzione, inoltre, le innovazioni poste in essere dall'azienda, che ha reagito alla crisi olivicola causata dal noto batterio della Xylella fastidiosa, mettendo a dimora nuovi olivi della varietà Favolosa. Quest'ultima presenta l'indiscusso vantaggio di resistere all'agente patogeno e richiede meno spazio ed acqua rispetto alle tradizionali coltivazioni di olivo. In particolare, una distanza di soli 5 metri e mezzo è sufficiente ad assicurare la produzione nell'arco di 5 anni.
L'azienda non produce solamente olio, ma vanta anche un allevamento di bovini che conta numerosissimi esemplari.
E non poteva mancare, con una nota musicale che ha accompagnato tutto il percorso, la celeberrima pizzica salentina di "Io, te e Puccia"