Salve alla BIT di Milano 2020

Scritto da redazione on . Postato in Turismo

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Campagne di terra rossa vista mare, spiagge dorate, tramonti infuocati, borghi ricamati nella pietra. Salve, incantevole località del Salento, sfodera i suoi gioielli alla Bit di Milano 2020, la più grande fiera internazionale del turismo, presentando un viaggio emozionale alla scoperta di un territorio quanto mai ricco e affascinante.

Tra spiagge e dune ricoperte di gigli selvatici: Lido Marini, Torre Pali, Pescoluse e Posto Vecchio, campagne ricoperte da macchia mediterranea, muretti a secco e ulivi con gli splendidi borghi di Salve e Ruggiano c’è veramente l’imbarazzo della scelta per trascorrere una vacanza indimenticabile. E c’è tantissimo divertimento, da condividere con gli abitanti del posto, grazie a SalvEventi, la rassegna di musica, tradizioni e cultura, organizzata dall’Amministrazione comunale con la Sagra della Taranta a Salve e la Sagra del pesce di paranza a Torre Pali, che richiamano tantissimo pubblico.

“Anche quest’anno abbiamo scelto di partecipare alla Bit di Milano con l’obiettivo di consolidare il mercato del turismo italiano, ma di attrarre anche tour operator internazionali”, dice il sindaco di Salve, Francesco Villanova. “La Borsa internazionale del turismo è infatti il più grande mercato delle vacanze dedicato in particolar modo all’Italia, che attrae buyer da tutto il mondo. Noi miriamo a promuovere prima di tutto la bellezza del nostro paesaggio e dei beni culturali, ma anche a sostenere il valore e la forza degli imprenditori del territorio che hanno fatto investimenti sempre più importanti.

“Il forte senso dell’accoglienza fa parte del nostro Dna e quando un turista arriva siamo capaci di farlo sentire a casa”.

“Dopo il successo che Salve e il suo territorio hanno riscosso a Parigi, tra la delegazione della stampa estera presente nella capitale francese, ora ci presentiamo alla Bit con i nostri gioielli”, dice l’assessore al turismo, Francesco De Giorgi. “Abbiamo tutte le carte in regola per attrarre turismo tutto l’anno, incentivando le presenze anche nella bassa stagione perché ogni mese dell’anno c’è una buona occasione per vivere una vacanza o anche solo un week end a Salve, Ruggiano e le marine”.

UN PAESAGGIO MOZZAFIATO. Spiagge lunghe e dorate bagnate da un mare limpido e cristallino danno il benvenuto a Salve. Qui sventola la BANDIERA BLU per la qualità dei servizi offerti e la tutela dell’ambiente e la BANDIERA VERDE perché l’Associazione nazionale Medici pediatri ha definito le spiagge di Salve a misura di bambino! Sulle dune si adagiano praterie di gigli selvatici tanto che tutta la zona costiera è stata definita il “Parco dei gigli”. La sabbia dorata confina con la campagna di terra rossa caratterizzata da muretti a secco e ulivi, che, si elevano a terrazza sul mare. Qui e in particolare nella località “Macchie Don Cesare” vi è un’ampia area con ben 91 sepolture a tumulo che testimoniano come l’intera zona fosse amata sin dai tempi antichissimi. Tra il VI e il III millennio fiorì un ricco e popoloso villaggio. Lo testimoniano le ben 91 tombe a tumulo che sono state scoperte nei primi anni del 2000! Una, in particolare, la numero 7, ben segnalata con pannelli, ha attirato l’attenzione degli studiosi perché hanno trovato i resti di ben 50 persone vissute tra il 3.100 e il 2.300 avanti Cristo e perché doveva essere una specie di Monumento funebre che serviva per tutta la comunità e i riti.

Poco distante dalle spiagge si erge il borgo antico di Salve dominato dalla Chiesa madre. Qui potrete udire il suono dell’organo più antico di Puglia, ancora funzionante. Risale infatti al 1628 e venne costruito da un famoso maestro di Como, l’Olgiati. Tanta ricchezza proviene dall’oro del Salento, l’olio d’oliva. Lo testimonia il frantoio ipogeo che si trova a pochi passi dalla Chiesa Madre. Qui veniva estratto l’olio che un tempo non serviva solo per la cucina, ma soprattutto per illuminare le vie e le piazze delle grandi città europee, Parigi, Londra Mosca.

Poco distante dalla chiesa madre, c’è Palazzo Ramirez, centro di documentazione del territorio, dove si può ammirare il TESORETTO di SALVE, una rara collezione di ben 68 monete antiche che risalgono tra il IV e il III secolo avanti Cristo e che testimoniano quanto fossero intensi gli scambi commerciali sulle sponde del Mediterraneo!

Infine per gli amanti delle tradizioni, ecco poco distante, la Mostra permanente sulla Tessitura salentina, una collezione di telai salentini che partono dal ‘600 e fino al ‘900, tutti perfettamente funzionanti.

Tra le case a corte e le piazze,  a Salve, svetta una tipica casa a torre. Sì, una casa costruita a forma di torre e mirabilmente restaurata, che serviva a difendere i suoi abitanti dagli attacchi saraceni.

Poco distante da Salve, da non perdere è una visita alla frazione di Ruggiano, dove si può ammirare il Santuario di Santa Marina. Era tappa obbligata lungo la via dei pellegrinaggi che da Roma portavano fino a Santa Maria di Leuca, dove gli antichi dicevano finisse il mondo! Nel Santuario viene custodita una pregevole statua lignea della Santa che ora è in fase di restauro grazie alla Parrocchia e a tutta la comunità e che ritornerà più bella di prima in occasione della Festa di Santa Marina il 16 e il 17 luglio prossimo.

La facciata in carparo del Santuario, la pietra leccese dura, si accende di rosso al tramonto, regalando uno spettacolo emozionante unico. Per arrivarci si attraversano campagne selvagge punteggiate dalle tipiche costruzioni contadine, le pajare che, simili ai trulli, sono senza cono.

UN TURISMO RESPONSABILE E LENTO. Infine a Salve, Ruggiano, Torre Pali, Pescoluse e Posto Vecchio, sono state attivate ben cinque colonnine per ricaricare le auto elettriche così che spiega l’assessore al turismo, Francesco De Giorgi, ci siamo aperti a un turista responsabile, attento, come noi, alla tutela dell’ambiente.

Oggi l’Amministrazione comunale punta al recupero degli antichi cammini per attrarre non solo turismo balneare. Hanno riscosso, infatti, un grande successo le passeggiate a piedi tra campagne, spiagge e muretti a secco, che, patrocinate dall’Amministrazione comunale, sono state organizzate dalle Associazioni Archès e Legambiente e che sono state rivolte in particolare a viaggiatori attenti, colti e curiosi attratti dal turismo lento, da vivere tutto l’anno.

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