Marche, pronti per una nuova stagione
Le Marche celebrano la bellezza. E lo fanno con l’evento più cool del TTG Rimini, organizzato dal Consorzio degli operatori turistici, Inside MarcheLive, presieduto da Federico Scaramucci. Musica, ottima enogastronomia e genialità musicale, tipica dei marchigiani, sono stati gli ingredienti principi della serata di gala che si è svolta nella prestigiosa location del Grand Hotel Rimini sotto il segno di: “Marche, pronti per una nuova stagione”. Premiato con il Premio turismo 2021, il genio creativo di Raphael Gualazzi, perché con la sua Arte è divenuto ambasciatore delle Marche in Italia e nel mondo. “La musica”, dice l’artista, visibilmente emozionato per aver ricevuto un così prestigioso riconoscimento dalla sua terra, “è una maniera bellissima per portare tanti pubblici diversi e tanti musicisti appassionati. La cultura è il veicolo più importante e adatto per la promozione del territorio”.
“I due anni appena trascorsi sono stati veramente tosti, tanto che qualcuno di noi ha pensato persino di chiudere”, sottolinea il presidente di Inside Marche Live, Federico Scaramucci. “Ma noi ci siamo, siamo vivi e pieni di idee con tanta voglia di ripartire. Lo si vede dallo sforzo che abbiamo profuso nell’organizzare questo evento e dalla passione che ci mettiamo ogni giorno nel nostro lavoro perchè noi amiamo il nostro lavoro!”
“Certo noi imprenditori dobbiamo fare la nostra parte: investire di più e impegnarci ad attrarre più turisti stranieri. Ma anche le istituzioni ci devono aiutare, promuovendo di più la destinazione Marche”.
“Credo molto nello sviluppo del turismo”, sottolinea il presidente della Regione, Francesco Acquaroli. “Ecco perché ho riservato a me la delega di un settore così importante. Siamo al fianco degli imprenditori perché la nostra Regione merita di essere conosciuta e apprezzata di più non solo dai turisti, ma anche dagli stessi marchigiani, primi ambasciatori della sua bellezza. Ricordo molto bene quanto ha detto l’allenatore della Nazionale, Roberto Mancini marchigiano doc, nel ricevere la laurea honoris causa, all’Università di Urbino: “Il giocatore forte non è colui che gioca per se stesso, ma quello che guarda alla squadra e che mette nelle condizioni anche il compagno di giocare bene. Premia il lavoro di squadra”. E noi dobbiamo fare lo stesso. Possiamo vincere le prossime sfide solo se resteremo uniti”.
“Il consiglio regionale”, spiega il presidente della Commissione turismo della Regione, Andrea Potzu, “si accinge ad approvare leggi considerate strategiche per il turismo come la legge sui borghi per dare la possibilità di creare alberghi diffusi nei borghi e l’Agenzia del turismo dell’internazionalizzazione per far conoscere non solo i nostri borghi, le nostre pianure, il mare e le montagne, ma anche i prodotti che vanno proposti in tutto il mondo”.
Plaude all’unità il consigliere delegato al turismo della Camera di commercio delle Marche, Massimiliano Polacco, che sottolinea come tutte le Camere di commercio della Regione abbiano accettato di fondersi in un solo ente. “Stiamo cercando di far salire la qualità delle nostre strutture posizionandole all’attenzione del web e dei social. Fino a dieci anni fa, ci vantavamo di essere “quella bella sconosciuta”. Oggi riusciremo ad uscire da quel meraviglioso nascondiglio dove stavamo prima e raggiungere risultati di eccellenza, restando uniti. L’obiettivo è ospitare almeno il trenta per cento di turisti stranieri”.
E attrae già il 65 per cento di stranieri il Rossini Opera Festival organizzato dalla città di Pesaro, città natale del grande compositore che tutto il mondo ammira e apprezza per le sue grandi Opere. “Pesaro”, spiega il vicesindaco Daniele Vimini, “concorre a diventare Capitale europea della cultura 2024 assieme a tutto il territorio creando un ponte da Fano a Urbino e passando per tutti i Comuni della provincia. Indipendentemente dall’esito, questo servirà già a fare un progetto di rete provinciale in ambito regionale. Siamo già pronti a presentare il dossier”.
Punta a prendere per la gola i turisti la città di Fano, famosa per il Brodetto festival, organizzato anche in tempi di pandemia, nonostante le oggettive difficoltà, come hanno raccontato Stefano Fiorelli, presidente di Confesercenti Pesaro-Urbino e l’assessore al turismo di Fano, Ethienne Lucarelli assieme ad Omnia comunicazione.
Evento molto atteso e dai grandi numeri è la Quintana di Ascoli Piceno, presentata dal presidente Massimo Massetti e dal sindaco, Marco Fioravanti.
Sono grandi attrattori le Grotte di Frasassi rappresentate dalla consigliera del Cda, Marta Paraventi e dalla responsabile, Sara Bonaccina.
Infine è pronto a far decollare l’intera Regione, potenziando l’aeroporto di Ancona, l’amministratore delegato Carmine Bassetti, che assieme al Fondo inglese Njorda ha presentato un progetto di ampliamento e di riorganizzazione dell’Aeroporto per ottenere più traffico aereo e più collegamenti soprattutto con le principali capitali europee e il resto del mondo. “Metto a disposizione la mia esperienza degli ultimi trent’anni alla dirigenza di ben sedici aeroporti internazionali perché amo la mia Regione. I miei nonni sono nati in un paesino, Fonte del Campo, purtroppo distrutto dal terremoto. Io ritorno nelle Marche, la mia Regione, con il desiderio di concorrere a farla diventare sempre più ricca e conosciuta”.
Giornalisti di settore e tour operator specializzati in incoming di gruppi stranieri hanno molto apprezzato. E nel rispetto della genialità della Regione che ha dato i natali a grandi come Leopardi, Rossini e tanti altri ancora… tutta la serata è stata allietata dall’estro creativo del maestro e compositore Mario Mariani che reinterpreta brani celebri, facendo vibrare il pianoforte, e dal violinista Valentino Alessandrini.
IN TOUR PER LE MARCHE
Calato il sipario sulla cena di gala, grazie al tour operator www.villarentitaly.com di Massimiliano Mostardi, associato al Consorzio Inside Marche Live, è iniziato per noi un mini tour delle Marche. Il primo incontro ravvicinato è stato con il Brodetto, che in conferenza stampa, immaginavamo, liquido, saporito, bollente e con pastina! Invece no… A sfatare questi luoghi comuni è stato Giuliano De Santis che, con il fratello guida il ristorante “Il Gambero ai Settemari” a Porto Sant’Elpido, che ci fa degustare un delizioso brodetto con maccheroncini di Campofilone, molto ricercati dai palati più raffinati. Prepara il suo brodetto non con il pesce povero, ma con frutti di mare, gamberi, seppioline… Delizia per il palato. Come un’irresistibile delizia è l’ambasciatrice delle Marche nel mondo, l’oliva ascolana che scopriamo nel Laboratorio Fritto Misto Lab con Clito Plebani, giovane appassionato che fa tesoro delle ricette delle rispettive nonne anche per preparare la crema pasticcera, da abbinare all’oliva ascolana.
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PICCOLI BORGHI: MORESCO E TORRE DI PALME
In collina, da non perdere una tappa nei borghi di Torre di Palme, piccola frazione di Fermo, amata dai vip. Dalle sue piazzette-balconi il panorama è mozzafiato: la pianura sembra un presepe di notte, mentre lo sguardo si perde fino all’orizzonte tra cielo e mare, di giorno. Le chiesette romaniche sono preziosi scrigni di affreschi e opere d’arte.
Moresco, famosa per la sua torre a sette lati, sorge sulla collina. Una nuvola le fa da stella cometa e sui bastioni si affacciano porticati ed eleganti palazzi.
Qui circola uno spiritoso detto: Moresco, ti amo, ma non ti pesco. Che ci vivano donne particolarmente difficili?
ASCOLI PICENO DALLE 18 CHIESE ROMANICHE
Tappa poi ad Ascoli Piceno dalle sue 18 chiese romaniche e le tantissime torri di guardia, vivace e piena di gioia di vivere grazie anche al mercatino dell’Antiquariato organizzato il terzo week end del mese. In piazza del Popolo si affaccia lo storico Caffè Meletti, richiestissimo per il liquore all’anice Anisetta. E c’è fila per ammirare la Pala del Crivelli nel Duomo.
TURISMO RELIGIOSO A OSIMO E LORETO
Osimo con la Basilica dedicata a San Giuseppe, che, nato a Copertino, nel Salento, morì nel convento di Osimo nel 1663 a 60 anni, attrae tantissimi giovani anche dalla vicina Università di Urbino. San Giuseppe, raffigurato in volo nel grande affresco dell’altare maggiore, e di cui si possono visitare la cripta con le Sue Sacre Spoglie e le cellette dove visse, è considerato il protettore degli studenti (specie se sotto esame), essendo stato lui stesso non molto bravo a scuola. Ma è anche ricordato per i Voli. Sì San Giuseppe volava per amore della Madonna. Andava in estasi e si librava in alto nel cielo dimenticando tutto e tutti!
Ad appena 13 chilometri da Osimo, importante città romana e medioevale, si trova il Santuario pontificio della Santa Casa di Loreto, conosciuto e ammirato in tutto il mondo perché custodisce la Santa Casa di Nazareth circondata da pregiate opere d’arte firmate (tra gli altri) dal Bramante e dal pittore veneziano Lotto. Bellissima la sua storia. Si dice che furono gli Angeli, una notte, a trasportare da Nazareth a Loreto, la Santa Casa dove Maria ricevette l’Annuncio dell’Angelo e dove poi visse con Giuseppe e Gezù e che oggi attrae tantissimi pellegrini da tutto il mondo.
San Giuseppe da Copertino, che era, una notte, in cammino da Fossombrone per essere trasferito a Osimo, vide, da lontano, gli Angeli volare su Loreto e volò anche Lui.
Marche, pronti per una nuova stagione.