Al via il Taburno experience

Scritto da Eduardo Cagnazzi on . Postato in Gastronomia

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In tutto il comprensorio del Taburno, nel beneventano, la patata coltivata è quella di montagna. Caratteristico è il suo metodo di conservazione: l’interramento. Un antico rito che consiste nello scavo di buche nel terreno di media/alta montagna, della profondità di circa 1-1,5 metri, in ognuna delle quali i tuberi (circa 3 o 4 quintali), raccolti con la prima luna calante di settembre, si ripongono protetti da strati di foglie di felce e da terreno a copertura della fossa, lungo i cigli che consentono lo scorrimento dell’acqua nel sottosuolo. Adesso il suggestivo borgo di Cautano, in provincia di Benevento -famoso per i pregiatissimi marmi che furono utilizzati dal Vanvitelli per la realizzazione di alcune sale della Reggia di Caserta- ospiterà, dal 7 al 9 settembre, il Taburno Experience, un evento che propone a foodies, slow-trotters ed amanti del turismo esperienziale, l’occasione di conoscere e gustare la patata interrata di montagna, alimento anticamente vitale per la popolazione del territorio del Taburno ed ingrediente base di numerose ricette locali. Un percorso cibo-memoria con i produttori delle Comunità del Cibo Slow Food e le tipicità della produzione artigianale, che permetterà di coinvolgere i visitatori in un affascinante viaggio del gusto per valorizzare il tradizionale rito della patata interrata: dopo essere state raccolte con la prima luna calante di settembre, le patate si ripongono sotto strati di foglie di felce e terreno a copertura della fossa, lungo i cigli che consentono lo scorrimento dell’acqua nel sottosuolo.

Un'antica tecnica di conservazione, dunque, che consente alla patata di montagna di superare le rigide temperature invernali, maturando sotto terra ed arricchendosi di sali minerali e particolari proprietà nutritive, come risulta dalla ricerca condotta dal dipartimento di Scienza dell’Alimentazione dell’azienda ospedaliera “Rummo” di Benevento, sotto la guida di Francesco Coppola, già oggetto di alcune tesi di laurea. Alla manifestazione, organizzata da Comune di Cautano e Slow Food Taburno, sostenuta dalla Regione Campania nell’ambito del Poc 2014-2020, in collaborazione con le Comunità del Cibo (allevatori e produttori del Taburno e produttori della patata interrata) e con il patrocinio morale dell’Ente Parco Regionale del Taburno-Camposauro e del Consorzio Gal Taburno- parteciperanno anche operatori e rappresentanti istituzionali di diversi Paesi, tra cui Polonia, Slovenia, Cipro, Svezia e Ungheria che hanno già dato la propria adesione.
   
Il programma prevede, tra i numerosi appuntamenti, convegni e workshop culinari a cura di Giuseppe Daddio, direttore e maestro chef scuola “Dolce&Salato” di Maddaloni, ed in collaborazione con Sabatino Cillo di Airola, stilista delle carni ed ambasciatore dei prodotti tipici del Taburno, che interpreteranno in chiave moderna le ricette con la patata interrata, laboratorio sensoriale, un tour tra le eccellenze storiche, artistiche, gastronomiche, paesaggistiche e mercato della terra, con musica, stand enogastronomici e degustazioni nei tre giorni della rassegna.
Eduardo Cagnazzi

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